Categoria: Progetti


È con grande entusiasmo che annunciamo il lancio di RE:AGIAMO!, un progetto innovativo di citizen science che unisce cittadini, associazioni ambientaliste, Pubblica Amministrazione ed istituti di ricerca nella tutela ambientale del territorio della Valle Grana. Questa iniziativa collaborativa mira a raccogliere dati e condurre analisi per monitorare lo stato di salute della biosfera nella zona e, al termine del progetto, tradurre tali informazioni in azioni concrete per la protezione dell’ambiente.

Il progetto, promosso da Sideralis Officina delle Stelle, è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito del bando RE:azioni Difendi l’ambiente, contribuisci al benessere di domani, ed è in partenariato con il CRAS, l’Istituto Nazionale di AstroFisica – Osservatorio Astrofisico di Torino ed i comuni di Bernezzo, Caraglio, Valgrana e Monterosso Grana.

RE:agiamo! è un progetto che si concentra sui temi della flora, della fauna, dell’inquinamento luminoso e del cielo stellato. Attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, l’obiettivo principale del progetto è raccogliere dati e promuovere la consapevolezza sulla necessità di proteggere e preservare l’ambiente naturale.

Grazie al progetto RE:agiamo! le persone avranno l’opportunità di partecipare a uscite sul campo con guide escursionistiche ed esperti del settore. Durante queste attività, saranno forniti ai partecipanti strumenti e conoscenze necessarie per raccogliere dati scientifici preziosi, che saranno poi utilizzati dalla comunità scientifica per studi e ricerche sul territorio.

Attraverso l’esperienza diretta sul campo, i partecipanti impareranno ad identificare e monitorare la flora e la fauna locali, acquisendo competenze utili per la conservazione dell’ecosistema. Inoltre, saranno sensibilizzati sull’impatto negativo dell’inquinamento luminoso sul cielo stellato e sulla biodiversità.

Il progetto RE:agiamo si impegna a coinvolgere attivamente la comunità, offrendo opportunità di apprendimento e di partecipazione a persone di tutte le età e background. La citizen science è uno strumento potente per la conservazione dell’ambiente, in quanto consente di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone nella ricerca scientifica e nella salvaguardia del nostro patrimonio naturale.

Il CRAS, Sideralis Officina delle Stelle e gli altri partners desiderano ringraziare la Compagnia di San Paolo per il sostegno generoso e per aver reso possibile la realizzazione di RE:agiamo. Insieme, ci impegneremo per preservare l’ambiente naturale e promuovere la consapevolezza sulla sua importanza per le future generazioni.

Per ulteriori informazioni su RE:agiamo e su come partecipare al progetto, si prega di fare riferimento ai seguenti recapiti:

Nome: Federico Pellegrino
Posizione: Coordinatore Associazione Sideralis
Indirizzo: Fraz. Cavaliggi 35 12020 Valgrana
Sito web: www.sideralisaps.com
Email: sideralisaps@gmail.com
Telefono:+39 324 6214970

Una Residenza per Papà Tyto e Mamma Alba

L’Ente Aree Protette Alpi Marittime in collaborazione con il CRAS, il Parco Fluviale Gesso e Stura e la Provincia di Cuneo propongono un’escursione ed un laboratorio con il guardaparco Mario Dalmasso e la naturalista Beatrice Gammino in cui s’imparerà a distinguere il gatto selvatico (Felis silvestris silvestris) da quello domestico e si andrà alla ricerca (con le ciaspole!) dei segni di presenza nei boschi e nelle radure nei pressi della sede operativa delle Aree Protette Alpi Marittime di Entracque, località Casermette.

L’attività, della durata di circa due ore, è aperta a tutti e rivolta a famiglie con bambini. Sono previsti due appuntamenti alle ore 10:00 o alle ore 14:00 di giovedì 5 gennaio.

Modalità di prenotazione

L’iscrizione all’evento può essere effettuata alla seguente pagina: Conosciamo insieme il gatto selvatico, oppure in alternativa basterà comunicare l’interesse a partecipare alla seguente e-mail: gattoselvaticocuneo@gmail.com indicando il numero dei partecipanti e l’età.
A conferma della ricezione della prenotazione i partecipanti saranno invitati a sostenere il progetto Sulle tracce del gatto selvatico con un contributo libero (minimo suggerito € 5) donando direttamente sulla pagina di Rete del Dono finalizzata alla raccolta fondi.

Info pratiche

Data attività: giovedì 5 gennaio.
Ritrovo: ore 10 e ore 14 presso la sede operativa delle Aree Protette Alpi Marittime di Entracque, località Casermette.
Fine attività: ore 12.30 e ore 16,30, circa.
Dislivello: 100 m circa.
Grado di difficoltà: escursione adatta a tutti, consigliata a famiglie con bambini (E).
Materiale necessario: è necessario indossare scarponcini e abbigliamento adatto per trekking da montagna in periodo invernale. È necessario l’uso delle ciaspole, che potranno essere fornite dagli organizzatori: indicarne la necessità al momento della prenotazione.
Note: l’attività “Sulle tracce del gatto selvatico” può essere abbinata alla visita del Centro Uomini e Lupi, aperto con servizio bar dalle ore 10 alle 17 (info e prenotazioni: 0171 1740052, info@montagnedelmare.it).

In questa occasione verrà presentata l’ambiziosa ricerca scientifica nel territorio cuneese, sulle tracce del felide con la coda ad anelli: il gatto selvatico europeo è ricordato ancora oggi dagli abitanti dei borghi di media montagna, ambiente nel quale era diffuso fino agli anni ’70 del secolo scorso. Ritenuto animale ‘nocivo’, la sua distribuzione si è ridotta drasticamente, fino a essere considerato estinto nel Cuneese.

Nel 2017, due segnalazioni provenienti dalla Valle Roia e dall’Appennino Ligure-Piemontese riaccendono la speranza: possibile che qualche individuo sia presente anche sui versanti piemontesi? Mentre vi sono dati sulla popolazione dell’Italia centrale, in espansione verso la Liguria, e su quella dell’Italia nord-orientale, sono carenti dati recenti sullo stato della popolazione nell’Italia nord-occidentale. Ricercatori, Enti e volontari collaborano insieme a questo progetto, andando “Sulle tracce del gatto selvatico”, seguendo un piano di monitoraggio nelle zone del cuneese più idonee alla presenza del mammifero: la valle Gesso-Vermenagna, la valle Po e il Monregalese. Un tempo cacciato per la pelliccia e ricercato dai collezionisti, il gatto selvatico in Italia è protetto dalla Legge 157/1992 sulla caccia ed è inserito tra le specie di interesse comunitario che richiedono protezione rigorosa dal D.P.R. 357/1997: la specie è inclusa nell’Appendice II della CITES, nell’Appendice IV della Direttiva Habitat e nell’Appendice II della Convenzione di Berna: grazie a questa tutela si è scongiurata l’estinzione della specie.

Il gatto selvatico è un felide carnivoro, elusivo e solitario: difficile osservarlo direttamente in natura e altrettanto difficile distinguere i segni della sua presenza (escrementi e impronte) da quelli del suo cugino domestico. Il monitoraggio avviene utilizzando la tecnologia del fototrappolaggio, una tecnica che comporta una notevole spesa economica e sforzo umano.

S’invita la cittadinanza tutta a partecipare alla serata informativa che si svolgerà dalle ore 9:00 di giovedì 24 novembre presso la Casa del Fiume, in collaborazione cogli amici del Parco Fluviale Gesso & Stura nell’ambito della quale verrà presentato il progetto “Sulle tracce del gatto selvatico”, dedicato all’aggiornamento dei dati storici di presenza nelle vallate del Cuneese sul gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris), il più elusivo dei piccoli felini.

Nel corso della serata i ricercatori Dario Olivero e Marianna Giraudo illustreranno al pubblico le tecniche di fototrappolaggio, presentando alcuni video ricavati da fototrappole, per l’acquisto delle quali è in corso la relativa campagna di crowdfunding attivata sulla piattaforma Rete del Dono.

L’Ente Aree Protette Alpi Marittime in collaborazione con il CRAS, il Parco Fluviale Gesso e Stura e la Provincia di Cuneo propongono un’escursione con il guardaparco Mario Dalmasso e la naturalista Beatrice Gammino tra le borgate di Andonno, nel Comune di Valdieri, in quei boschi che potrebbero tornare ad essere abitati dal gatto selvatico. In questa occasione verrà presentata l’ambiziosa ricerca scientifica nel territorio cuneese, sulle tracce del felide con la coda ad anelli: il gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris) è ricordato ancora oggi dagli abitanti dei borghi di media montagna, ambiente nel quale era diffuso fino agli anni ’70 del secolo scorso. Ritenuto animale ‘nocivo’, la sua distribuzione si è ridotta drasticamente, fino a essere considerato estinto nel Cuneese.

Nel 2017, due segnalazioni provenienti dalla Valle Roia e dall’Appennino Ligure-Piemontese riaccendono la speranza: possibile che qualche individuo sia presente anche sui versanti piemontesi? Mentre vi sono dati sulla popolazione dell’Italia centrale, in espansione verso la Liguria, e su quella dell’Italia nord-orientale, sono carenti dati recenti sullo stato della popolazione nell’Italia nord-occidentale. Ricercatori, Enti e volontari collaborano insieme a questo progetto, andando “Sulle tracce del gatto selvatico”, seguendo un piano di monitoraggio nelle zone del cuneese più idonee alla presenza del mammifero: la valle Gesso-Vermenagna, la valle Po e il Monregalese. Un tempo cacciato per la pelliccia e ricercato dai collezionisti, il gatto selvatico in Italia è protetto dalla Legge 157/1992 sulla caccia ed è inserito tra le specie di interesse comunitario che richiedono protezione rigorosa dal D.P.R. 357/1997: la specie è inclusa nell’Appendice II della CITES, nell’Appendice IV della Direttiva Habitat e nell’Appendice II della Convenzione di Berna: grazie a questa tutela si è scongiurata l’estinzione della specie.

Dopo le serate informative di quest’estate in Valle Tanaro, in Valle Stura e in Valle Gesso per conoscere meglio questo animale così elusivo, un primo appuntamento sul campo è fissato per domenica 13 novembre, ad Andonno, frazione di Valdieri, alle ore 9, nei pressi del posteggio del Ristorante Ruota 2, con rientro intorno alle 16.

La passeggiata si snoderà lungo un percorso adatto a tutti, con uno sviluppo di circa 7 km e un dislivello totale di 500 m. E’ necessario indossare scarponcini e abbigliamento adatto per trekking da montagna ed essere muniti di borraccia con acqua e pranzo al sacco.

Il gatto selvatico è un felide carnivoro, elusivo e solitario: difficile osservarlo direttamente in natura e altrettanto difficile distinguere i segni della sua presenza (escrementi e impronte) da quelli del suo cugino domestico. Il monitoraggio avviene utilizzando la tecnologia del fototrappolaggio, una tecnica che comporta una notevole spesa economica e sforzo umano.

Durante l’escursione verranno illustrati alcuni metodi di monitoraggio e ricerca adottati dai guardaparco per le attività di conservazione e studio della fauna selvatica.

Per partecipare all’escursione occorre acquistare un ticket del valore di 10 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini/ragazzi fino a 12 anni compiuti: questo contributo permetterà l’acquisto del materiale necessario all’installazione delle fototrappole (pile, schede SD, sistemi di sicurezza anti-ladro) e di sostenere le spese degli eventi organizzati per promuovere la ricerca e la conoscenza di questo animale incredibile!

Modalità di prenotazione

Comunicare l’interesse a partecipare alla seguente e-mail: gattoselvaticocuneo@gmail.com indicando il numero dei partecipanti e l’età.
A seguito dell’invio di questa e-mail riceverete il link per acquistare il ticket.
In alternativa si può utilizzare il QR Code presente sulla sottostante locandina per raggiungere subito la pagina di acquisto del ticket.
La conferma alla partecipazione (fino ad un massimo di 30 persone) avverrà a seguito del pagamento del ticket di partecipazione (10 euro adulti, 5 euro per bambini/ragazzi fino a 12 anni compiuti) finalizzato alla raccolta fondi per il progetto “Sulle tracce del gatto selvatico”.
A tutti i bambini/ragazzi partecipanti sarà consegnato un gadget del Parco.

 

É ufficialmente iniziata la campagna di crowfunding per il progetto di monitoraggio Sulle Tracce del gatto Selvatico, promosso dal Centro Recupero Animali Selvatici in collaborazione con la Provincia di Cuneo, le Aree Protette Alpi Marittime, il Parco fluviale Gesso e Stura e tanti altri, per raccogliere ed aggiornare i dati di presenza che arrivano da segnalazioni e tutte le informazioni possibili sul gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris) in provincia di Cuneo ed in Piemonte.

Grazie al primo finanziamento stanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo sono state acquistate le fototrappole necessarie per avviare le operazioni, mentre da oggi è possibile contribuire alle spese dell’acquisto del materiale necessario all’installazione delle fototrappole con una donazione tramite la pagina dedicata dal progetto sulla piattaforma Rete del Dono.
La campagna di raccolta fondi sarà attiva fino al 15 gennaio 2023, per permettere a chiunque di partecipare seguendo le semplici istruzioni raccolte nella seguente brochure:

 

Si comunica che è stato pubblicato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale il Bando per la selezione di 441 operatori volontari da impiegare per i 54 progetti afferenti a programmi di Servizio civile ambientale da realizzarsi in Italia, con scadenza per la presentazione delle domande fissata entro e non oltre le ore 14.00 di venerdì 30 settembre 2022.
Dal sito della Provincia di Cuneo è possibile visualizzare e scaricare l’elenco dei progetti, i progetti originali completi, la scheda di sintesi dei progetti stessi e le modalità per la presentazione della domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line.
Il Centro aderisce al Servizio Civile Nazionale con il progetto Che Clima Che Fa, dedicato allo studio ed alla mitigazione degli effetti dei cambianti climatici sui comportamenti e le abitudini della fauna selvatica, destinando un totale di 5 volontari alla sede centrale di Bernezzo ed a quella distaccata del Centro Tartarughe di Sommariva Perno.
S’invitano pertanto i giovani interessati alla candidatura a prendere visione delle schede sintetica ed esplicativa del progetto ed a presentare la domanda seguendo con la massima attenzione le istruzioni contenute nel bando.

Infine, per avere un assaggio di cosa significhi svolgere il Servizio Civile al CRAS di Bernezzo, ecco un video che riassume le esperienze dei tre volontari che hanno svolto volontariato nel corso degli anni passati.

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