Con un’offerta minima di € 5,00 più spese di spedizione è possibile acquistare il calendario da tavolo del C.R.A.S. per l’anno 2025, dedicato alle specie più rappresentative degli individui accuditi nel corso dell’anno appena trascorso nella sede principale di Bernezzo e nella sede distaccata Centro Tartarughe di Sommariva Perno.
Categoria: Ungulati
Con un’offerta minima di € 5,00 più spese di spedizione è possibile acquistare il calendario fotografico del C.R.A.S. per l’anno 2021, intitolato Gli Ospiti del CRAS., dedicato alle specie più rappresentative degli individui accuditi nella sede principale di Bernezzo e nella sede distaccata Centro Tartarughe di Sommariva Perno.
É stata pubblicata la relazione annuale per il 2018, che può essere sfogliata o scaricata nel riquadro sottostante, con la copertina dedicata allo stambecco (Capra ibex) liberato al Pian del Re e con molti più dati, grafici e percentuali per meglio illustrare l’attività condotta sui ben 941 animali arrivati al Centro nel corso dell’anno passato!
Oltre alle consuete statistiche aggiornate, completano il fascicolo una sezione sugli eventi e la presenza del C.R.A.S. sui social, sugli eventi passati ed i progetti in corso, ed infine sul percorso del Servizio Civile Nazionale appena concluso Incontri Ravvicinati.
Dal quotidiano online Piemonte Parchi:
Il palcoscenico di questa storia ha inizio in un luogo bellissimo, ovvero, sul Monte Argentera, precisamente vicino il Vallone di Roburent, in Valle Gesso, territorio immerso nel Parco delle Alpi Marittime, territorio dove gli archetipi millenari vivono a stretto contatto con una natura pura e incontaminata. Proprio qui, lo scorso marzo, alcuni escursionisti avvistarono uno splendido esemplare di stambecco (Capra ibex), grande mammifero selvatico originario delle Alpi e tuttora qui presente, disteso a terra, ferito. Probabilmente scivolato su di una parete rocciosa, lì era rimasto, infermo e debilitato.
Cosa fare per aiutare l’animale?
Chi lo vide pensò giustamente che lasciarlo sul posto, gli avrebbe assicurato la morte. Si decise allora di avvisare il Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo, ente che opera in favore dei selvatici, poco distante dalla Val Gesso.
La decisione non poté risultare migliore, perché nel giro di poche ore, precisamene il 24 marzo 2018, lo stambecco venne trasportato da alcuni volontari del centro, con gran fatica viste le notevoli dimensioni dell’animale, a Bernezzo per essere affidato alle cure mediche di alcuni veterinari.
Chi ha avuto la fortuna di osservare uno stambecco da vicino sa che è lui il Re della Montagna, un’animale divino ed elegante, che ama vivere, spesso in branco, sulle rocce, più vicino al cielo che non alla terra. Nel corso dell’inverno si stabilisce nei crinali di alta quota, fra i 1.600 ed 2.800 metri, prediligendo i versanti esposti a sud, dove la neve si dissolve prima e l’erba secca, cibo necessario per la sua sopravvivenza, è accessibile. Nonostante sia dotato di zoccoli adatti alle ripide pareti rocciose, come ogni essere vivente può essere vittima di qualche casuale incidente. E fu questo il caso.Oggi fortunatamente l’animale è tornato in salute e sta bene, e il direttore del centro, Remigio Luciano, sta solo aspettando di concludere le ultime pratiche amministrative e burocratiche con il Parco del Monviso, per poter dare un’altra chance di vita all’animale, liberandolo questa volta vicino il Re di Pietra, il Monviso.
Questa è solo una delle tante incantevoli storie che possono essere raccontate dai volontari del Centro di Bernezzo: un luogo importante, necessario, dove gli animali vengono sostenuti e aiutati, soprattutto quando hanno subito brutte ferite e traumi. Grazie ai volontari del centro, molte creature hanno la possibilità di ristabilirsi e continuare un altro percorso di vita su questa Terra.Il Centro Recupero Animali di Bernezzo
Il Centro ha iniziato la sua attività a fine 1984, quando il responsabile Remigio Luciano, decise di aprire a sue spese, e su territorio di proprietà, un centro che potesse accogliere alcuni animali ospiti nello zoo di Cuneo.
Con il comma 1 dell’articolo 40 della Legge regionale 5 del 2012, vennero stabilite nuove disposizione per la gestione della fauna selvatica, sorse quindi la volontà di istituire un CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici). L’autorizzazione arrivò agli inizi del 2001 con le direttive di individuare un responsabile affiancato a un’associazione ambientalista.
Definite le questioni burocratiche, iniziarono i lavori di adeguamento delle strutture, si crearono così recinti, gabbie, adibendo alcuni locali da infermeria e sala degenze.
L’associazione privata e senza scopo di lucro, nasce quindi nel 2004 in maniera autonoma, quale organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus) e oggi è uno dei quattro centri di recupero riconosciuti dalla Regione Piemonte. Quello di Bernezzo ppera sul territorio della Provincia di Cuneo ed è reperibile 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno. Il suo fine è quello di recuperare, curare, riabilitare e, dove possibile, liberare esemplari di ogni specie di fauna selvatica autoctona ritrovati in difficoltà. Ospita inoltre alcuni individui di specie alloctone considerate invasive e detiene in custodia temporanea animali vittime di sequestri giudiziari.I prossimi progetti
Nei prossimi mesi non mancheranno interessanti attività al C.R.A.S di Bernezzo, tra cui il rilascio di alcuni animali curati presso il centro. Assistere a una liberazione è un’esperienza molto emozionante, di quelle che incidono, nel profondo. É questa l’occasione per citarne una, in particolare. Durante il giorno del solstizio d’estate, il 21 giugno 2018, in occasione della settima Festa del Parco fluviale Gesso e Stura vi sarà il rilascio di alcuni rapaci notturni che, dopo esser curati presso il Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo, potranno tornare a vivere nel bosco. É importante ricordare che i rapaci notturni sono volatili appartenenti a specie protette in quanto ottimi bioindicatori: la loro presenza in un ambiente ne indica il buon livello di salubrità.
La partecipazione alla festa sarà gratuita e per maggiori informazioni si può contattare la segreteria del parco: tel. 0171.444501, parcofluviale@comune.cuneo.it.
Sarà liberato lunedì 28 maggio alle ore 13:00, nella suggestiva cornice del Pian del Re, alle sorgenti del fiume Po nel Comune di Crissolo, l’esemplare di stambecco (Capra ibex) maschio adulto recuperato a marzo dagli operatori del CRAS ad Argentera.
S’invitano tutti i soci, i sostenitori e gli amici del Centro a presenziare al lieto evento.
- Dott.ssa A. BASSO, Confronto della densità e delle preferenze ambientali dell’Allocco (Strix aluco) in tre aree della Provincia di Cuneo (Alta Langa, Bassa Langa e Valle Stura)
- Università degli Studi di Genova – Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
- Dott. A. CURTI, Contenimento della Specie Nutria (Myocastor coypus)
- Università degli Studi di Torino – Facoltà di Medicina Veterinaria
- Dott. F. FORMISANO, Contributo sulle cause di mortalità negli ungulati selvatici dell’Italia Nord Occidentale
- Università degli Studi di Torino – Facoltà di Medicina Veterinaria
- Dott.ssa A. FRANCO, La massa corporale dei giovani caprioli quale indicatore di cambiamenti ecologici: il caso della valle Varaita
- Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze Veterinarie
- Dott. A. TESSORE, Esperienza sulla riabilitazione degli Uccelli rapaci presso il C.R.A.S. di Cuneo
- Università degli Studi di Torino – Facoltà di Medicina Veterinaria
- Dott.ssa M. VIGLIETTI, Il conteggio diretto da percorso è un metodo utile per il monitoraggio del capriolo Capreolus capreolus in ambiente montano?
- Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze Veterinarie