Categoria: Roditori


Con un’offerta minima di € 5,00 più spese di spedizione è possibile acquistare il calendario fotografico del C.R.A.S. per l’anno 2021, intitolato Gli Ospiti del CRAS., dedicato alle specie più rappresentative degli individui accuditi nella sede principale di Bernezzo e nella sede distaccata Centro Tartarughe di Sommariva Perno.

Ordina via E-mail

Campagna Tesseramento 2021

Sono aperte le iscrizioni all’organizzazione di volontariato Centro Recupero Animali Selvatici per l’anno solare 2021, a fronte di un contributo di € 25,00 per i soci ordinari e di € 50,00 per i sostenitori.

La tessera personale ha validità annuale, dal 1° gennaio al 31 dicembre, e quest’anno è stata dedicata allo scoiattolo europeo (Sciurus vulgaris), specie di piccolo mammifero fortemente minacciata, oltre che dall’impatto antropico, dalla competizione con lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), specieinvasiva alloctona d’importazione nordamericana.
La tessera può essere richiesta o rinnovata contattando il Centro ai consueti recapiti.

Con un’offerta minima di € 5,00 più spese di spedizione è possibile acquistare il calendario fotografico del C.R.A.S. per l’anno 2020, intitolato Gli Ospiti del CRAS., dedicato alle specie più rappresentative degli individui accuditi nella sede principale di Bernezzo e nella sede distaccata Centro Tartarughe di Sommariva Perno.

Ordina via E-mail

Si rende noto che con il decreto ‘Milleproroghe’ appena approvato n. 91/2018, si estendono di un anno i termini per la denuncia del possesso di animali da compagnia inseriti nell’elenco di specie esotiche invasive di rilevanza unionale.
I proprietari di testuggine palustre americana (Trachemys scripta) e di alcune specie di scoiattoli hanno quindi tempo fino al 31 agosto 2019 per darne comunicazione al Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare.
La denuncia di possesso è obbligatoria ai sensi del decreto legislativo n. 230/2017, che adegua la normativa nazionale al regolamento (UE) n. 1143/2014 sulle specie esotiche invasive.
Per la denuncia basta compilare, eventualmente con l’aiuto del proprio veterinario, questo modulo e inviarlo al Ministero dell’Ambiente. L’attestazione dell’invio, tramite posta elettronica certificata, fax o raccomandata, autorizza automaticamente il proprietario a continuare a detenere il proprio animale da compagnia.

donnola

Una giovane femmina di donnola (Mustela nivalis) è stata liberata ieri sera dai volontari del Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo nel Parco fluviale Gesso e Stura, dopo essere stata curata e ospitata nel Centro fino a che ha raggiunto l’età adatta ad iniziare una vita indipendente. Nel Centro la donnola è stata curata avendo l’accortezza di mantenerne le caratteristiche di selvaticità e non abituarla alla presenza dell’uomo: questo requisito è indispensabile per permetterle di fuggire le insidie che, volontariamente o distrattamente, gli uomini portano sul territorio.
La donnola è un carnivoro dalla forma allungata e flessuosa. Questo mustelide è specializzato nella caccia in tana ai topi e ai piccoli roditori. All’occorrenza può predare anche lucertole e perfino serpenti come il biacco (Hierophis viridiflavus). È in grado addirittura di cacciare le minilepri (Sylvilagus floridanus), nonostante la sua piccola taglia. Ne esistono diverse sottospecie ancora in fase di studio: alcune hanno la caratteristica di diventare bianche in inverno.
Prima della sua liberazione il Parco fluviale Gesso e Stura aveva piazzato foto-trappole e esaminato vari ambienti alla ricerca del sito migliore dove liberarla. Il lavoro dei volontari del Servizio Civile Nazionale in forza al Parco, del suo ricercatore scientifico e del personale di entrambe le strutture è servito ad individuare il luogo più adatto alla liberazione, in un’area composta di prati aridi, con cespugli e alcuni alberi nelle vicinanze, con abbondanza di prede di vario tipo, dove, senza rischi dovuti al traffico veicolare o all’eccessiva presenza dell’uomo, potrà vivere al sicuro.
Quando è stata liberata, dopo aver lungamente esaminato con grande prudenza i dintorni della gabbietta, la giovane donnola si è timidamente avventurata verso la sua nuova vita in libertà.
Un tempo le donnole erano molto più comuni di oggi. Questa liberazione è un piccolo ma importante passo per ripristinare l’originaria biodiversità dell’area, reso possibile dalla collaborazione fra le ricerche del Parco fluviale e il paziente, attento e continuo lavoro del CRAS di Bernezzo.

La Stagione dei Cuccioli

Ogni anno, la primavera segna l’arrivo al Centro dei piccoli di molte specie animali ritrovati in difficoltà ed ancora bisognosi di ricevere le cure parentali.

In questo video, realizzato dagli operatori del C.R.A.S. durante i momenti di alimentazione, compaiono i cuccioli di minilepre (Sylvilagus floridanus), codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros), volpe (Vulpes vulpes) e tasso (Meles meles).

I ragazzi con docenti e volontari

Arrivano i primi risultati per il progetto Un asso nella scuola promosso dal Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale, ad inizio anno scolastico, alle scuole di istruzione superiore e alle associazioni del cuneese.
Una delle collaborazioni più attive è quella tra l’Associazione C.R.A.S. di Bernezzo e le Scuole professionali San Carlo. Il sodalizio aveva chiesto agli studenti della classe seconda di realizzare nidi e strutture per accogliere la civetta (Athene noctua), i piccoli uccelli inseparabili (Agapornis sp.), i barbagianni (Tyto alba) ed i gufi (Asio otus). Inoltre sono stati realizzati ricoveri per piccoli mammiferi (ricci (Erinaceus europaeus), faine (Martes foina), martore (Martes martes) e volpi (Vulpes vulpes), e una libreria didattica in ciliegio (Prunus avium) per l’aula didattica del centro C.R.A.S. In questi mesi i 15 studenti, guidati dal Prof. Aurelio Andreis, hanno realizzato i nidi e le tane per gli animali, curandole in ogni dettaglio.
Questa collaborazione ha permesso ai giovani di sviluppare delle competenze e di conoscere il mondo del volontariato.
Spiega Elena Giraudo, referente per le scuole San Carlo del progetto: “Siamo molto contenti di aver aderito alla proposta del Centro Servizi e di aver potuto conoscere l’associazione C.R.A.S. Stiamo portando avanti una splendida collaborazione su più fronti: oltre ai manufatti lignei, i ragazzi hanno tradotto delle schede tecniche in inglese sugli ospiti dell’associazione ed abbiamo scritto racconti illustrati sugli animali che servono a testimoniare l’importante lavoro del C.R.A.S. Tutto questo permette ai nostri studenti di sentirsi davvero coinvolti e li mette in contatto con realtà spesso a loro sconosciute.”
“Grazie al progetto Un asso nella scuola – spiega Elisa Marino, volontaria del C.R.A.S. Bernezzo – abbiamo avuto la possibilità di raccontarci a tanti giovani. Nel nostro caso poi il progetto ci ha dato un aiuto prezioso perché questi splendidi studenti hanno realizzato tane e nidi funzionali, realizzati in modo professionale. Il progetto offre ai ragazzi l’opportunità di conoscere il mondo del volontariato in modo interattivo e a noi dà una possibilità concreta di farci conoscere e sensibilizzare i giovani.”
Il progetto ‘Un asso nella scuola’ nasce dall’idea di trovare un percorso efficace ed efficiente ai giovani studenti nel mondo del volontariato, associando la scuola ad una realtà solidaristica in linea con il percorso curriculare. Il progetto si basa sull’apprendimento esperienziale, in quanto, attraverso l’azione e la sperimentazione di compiti e ruoli in cui il soggetto diventa protagonista, i ragazzi acquisiscono e consolidano le proprie conoscenze.

La presentazione dei lavori

scoiattolo

Dal quotidiano online Repubblica di giovedì 18 febbraio 2016:

“Si credeva estinto, “sconfitto” dal suo fratello dal pelo grigio

di DANIELA GIORDANENGO

Un esemplare di scoiattolo europeo (Sciurus vulgaris) è stato avvistato in questi giorni a Torino, all’incrocio fra corso Massimo d’Azeglio e via Tiziano Vecellio, in prossimità del Parco del Valentino. Il piccolo roditore, fotografato da Simona Toscano, medico veterinario torinese, “appare in ottime condizioni di salute ed è il primo caso di avvistamento documentato, ma dalla stessa zona ci sono giunte altre segnalazioni”, spiegano dal Centro di Recupero Animali Selvatici di Bernezzo, nel cuneese. Lo scoiattolo rosso, come viene chiamato comunemente, torna a farsi vedere in città dopo che per anni si è discusso della sua possibile estinzione, in particolare in Piemonte e Lombardia, dovuta all’espansione dello scoiattolo grigio americano (Sciurus carolinensis) introdotto in Italia a metà del secolo scorso. Nella competizione per il cibo e il territorio sembrava aver prevalso la specie nordamericana, con importanti ricadute sull’ecosistema tanto da richiamare l’attenzione anche dell’Unione Europea.
Così simili nei comportamenti e nelle preferenze ambientali da non poter coesistere in natura. Infatti, dietro l’avvistamento metropolitano potrebbe esserci una spiegazione curiosa: l’interazione con l’uomo. “Possiamo ipotizzare che in città la competizione fra le due specie sia minore rispetto agli ambienti periferici e rurali – sostiene la dottoressa Simona Esposito del Centro di Bernezzo – “L’abitudine dello scoiattolo grigio alla presenza dell’uomo che gli offre del cibo, e il suo essere opportunista, lo spingono a stazionare maggiormente al suolo e a interagire di più con le persone, lasciando più spazio al cugino rosso, in particolare nella parte alta degli alberi”. Se normalmente l’ambiente urbano, l’inquinamento e la presenza dell’uomo riducono la biodiversità, in questo caso potrebbe essere vero il contrario e l’abitudine, sconsigliata, di dare da mangiare agli animali un contributo alla salvaguardia dello scoiattolo europeo.

Realizzato grazie a WordPress | Tema: Motion di 85ideas | Copyright © Centro Recupero Animali Selvatici | Tutti i Diritti Riservati.

Continuando ad utilizzare il sito, acconsentite all'utilizzo dei cookie. maggiori informazioni

Le impostazioni di questo sito permettono i cookie per darvi la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando ad utilizzare questo sito senza modificare le vostre impostazioni dei cookie o cliccando il sottostante bottone 'Accetto' acconsentite alle suddette impostazioni.

Chiudi