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Campagna Tesseramento 2014

tessera 2014

Sono aperte le iscrizioni all’associazione Centro Recupero Animali Selvatici ONLUS per l’anno solare 2014, sia per i Soci Ordinari (€ 25,00) che per i Soci Sostenitori, a fronte di un contributo di € 50,00.

La tessera personale ha validità annuale, dal 1° gennaio al 31 dicembre, e quest’anno è stata dedicata al capriolo (Capreolus capreolus), specie di mammifero ungulato diffusa su tutto il territorio provinciale, frequentemente oggetto delle operazioni di recupero, cura, riabilitazione e liberazione svolte dagli operatori del CRAS. Può essere richiesta o rinnovata contattando il Centro ai consueti recapiti.

Maggiori Informazioni

Liberato Capriolo Maschio

Il capriolo all'uscita della cassa di trasporto

Il capriolo all’uscita della cassa di trasporto

Stamane gli operatori del Centro hanno liberato il capriolo salvato il mese scorso a Boves dal medico veterinario Dott. Francesco De Martini.

La località scelta è stata l’area protetta con ripristino ambientale dell’Unicalce S.p.A., nel comune di Bernezzo, dov’è già presente una popolazione di ungulati. Al capriolo è stata preventivamente apposta una marca auricolare del CRAS, ad indicare il trattamento farmacologico cui è l’animale è stato sottoposto durante il periodo riabilitativo e la sua conseguente inidoneità al consumo umano.

Salvato Capriolo a Boves

Il capriolo trovato questa mattina: ora sta bene e tornerà presto in libertà

Dal quotidiano online TargatoCN di giovedì 28 marzo 2013:

Bambi è salvo e tornerà presto in libertà: è finita bene la disavventura di questa mattina

Si era incastrato tra le sbarre di un’inferriata, ma il pronto intervento degli Operatori di Nettezza Urbana, poi del padrone di casa e delle forze dell’ordine, con il veterinario, hanno permesso al capriolo di salvarsi

Circa alle 6.30  del mattino  di giovedì 28 marzo 2013, gli Operatori di Nettezza Urbana di Boves, durante il consueto giro di recupero rifiuti, si trovano davanti ad un’insolito spettacolo: in un vialetto privato in una zona residenziale del Comune, un capriolo maschio adulto fa capolino dalla siepe di una villetta.

Avvicinatisi furtivamente si rendono subito conto che il malcapitato animale è rimasto incastrato dal bacino tra le sbarre dell’inferriata che cinge la casa. Hanno chiamato il proprietario dell’abitazione che prontamente ha dato l’allarme al Corpo dei Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. E’ intervenuto anche il veterinario De Martini  Francesco, dell’ Ambulatorio Veterinario San Francesco di San Rocco Castagnaretta, che sedando l’animale lo ha messo in condizioni di poter esser estratto incolume dalle sbarre dalle forze dell’ordine intervenute.

Riporta ferite da escoriazione superficiali sui fianchi ed è stato subito trasportato al Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo dal signor Remigio Luciano, responsabile del centro, e da Matteo Parola, dipendente. “Ne abbiamo visti molti di caprioli feriti ultimamente, ma questo è un maschio di grossa taglia e sicuramente, dopo le debite cure, verrà rilasciato in piena salute in una zona lontana da pericoli e centri abitati”, dicono al centro.

“Verrà anche apposta una marca auricolare al capriolo in modo tale da segnalare ai cacciatori che l’animale è stato trattato farmacologicamente e quindi non più idoneo al consumo umano”.  Questa disavventura che poteva terminare in catastrofe in realtà è stata un biglietto di sola andata per la vita di questo piccolo ma grande essere che al più presto tornerà a correre libero. Buona fortuna da tutti noi.

 

Continua la felice collaborazione con il Parco Naturale Alta Valle Pesio & Tanaro, grazie alla quale è stato possibile liberare presso il Recinto Faunistico una femmina di falco pellegrino (Falco peregrinus) e tre giovani caprioli (Capreolus capreolus), di cui due maschi ed una femmina. Come di consueto, gli ungulati sono stati introdotti nell’ampio recinto, esteso su tre ettari, per dar loro modo di riacquistare la propria indipendenza ed autonomia in vista del ritorno alla vita libera.

Liberati Due Caprioli

Due giovani maschi di capriolo (Capreolus capreolus) sono stati liberati nei pressi del Centro, in località Magnesia nel comune di Bernezzo.
Entrambi gli ungulati erano stati coinvolti in incidenti stradali,  riportando fratture agli arti, ma le cure somministrate hanno loro consentito di riacquisire in breve la mobilità necessaria per il ritorno alla libertà.


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Una giovane femmina di cervo (Cervus elaphus) è stata liberata nel Recinto Faunistico del Parco Naturale Alta Valle Pesio & Tanaro, grazie alla collaborazione con il personale dell’ente.
L’ungulato era rimasto coinvolto in un incidente stradale avvenuto agli inizi del mese nel comune di Aisone, in Valle Stura; dopo essere stato sottoposto ad un intervento per sanare le ferite subite, ha potuto così riacquistare la propria autonomia.
Nell’occasione si sono potute altresì verificare le buone condizioni di salute del cervo e del capriolo (Capreolus capreolus), rispettivamente introdotti a novembre ed ad agosto dello scorso anno, avvicinatisi per la curiosità suscitata dal nuovo arrivato.


Un piccolo maschio di cervo (Cervus elaphus), aggredito in primavera da una volpe (Vulpes vulpes) e ricoverato presso il Centro, è stato introdotto nel recentemente inaugurato Recinto per le Osservazioni Faunistiche del Parco Naturale Alta Valle Pesio & Tanaro.


Visualizza Recinto per le Osservazioni Faunistiche in una mappa di dimensioni maggiori

In occasione dell’inaugurazione del nuovo recinto faunistico al Parco Naturale Alta Valle Pesio & Tanaro, sono stati liberati un capriolo (Capreolus capreolus) e due poiane (Buteo buteo).


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Alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni, degli operatori e dei volontari del Centro, nonché di un folto gruppo di appassionati, è stato inaugurato stamane il recinto di riabilitazione per ungulati, realizzato nel comune di Bernezzo in collaborazione con la Calce Dolomia, ove sono stati subito introdotti un esemplare di camoscio (Rupicapra rupicapra) e di capriolo (Capreolus capreolus).
L’area cintata, propedeutica alla liberazione degli ungulati ricoverati, abbraccia circa 1 ettaro di bosco ed è fornita di abbeveratoio e di capanno per le osservazioni.

Nell’occasioni, sono stati anche liberati due fringuelli (Fringilla coelebs) ed una poiana (Buteo buteo).
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