I volontari Lia Luciano, Eleonora Gallo e Stefano Delpiano hanno effettuato un sopralluogo su una parte del Rio Magnesia, dove a suo tempo era stata liberata una popolazione di gambero di fiume (Austropotamobius pallipes).

Si è constatato non solo la presenza di un nutrito gruppo di esemplari adulti già ambientati, ma addirittura un piccolo nato nel 2009, indice del buon grado di successo del progetto di reintroduzione e della riproduzione in situ della specie.