L’ultima parte della serie di articoli rivolti al comune cittadino imbattutosi in un animale in difficoltà è dedicata ai mammiferi, un ordine di animali soggetto ad una diversificata pluralità di rapporti con l’uomo, molti dei quali piuttosto controversi.

Mammiferi

  • A quali pericoli può essere soggetto un mammifero selvatico?
    1. Può subire traumi da impatto…
    2. Può essere aggredito da animali domestici e selvatici…
    3. Può essere stato avvelenato…
    4. Può essere intrappolato…
  • Come si riconosce un mammifero in difficoltà?
    1. Se viene scorto in luoghi anomali, come lungo il bordo di una strada.
    2. Se manifesta evidenti difficoltà di deambulazione e ritardo nei riflessi.
    3. Attenzione! A volte si può trovare un cucciolo accovacciato accanto ad un cespuglio (capriolo), lungo una siepe (scoiattolo, riccio) e pensare che sia abbandonato. Il piccolo è veramente in difficoltà solo se su di lui sono presenti mosche carnarie, altrimenti è stato lasciato momentaneamente dalla madre, che tornerà ad accudirlo in breve tempo, solitamente non appena la presenza umana si sarà allontanata.

  • Come posso intervenire in attesa dell’arrivo delle Autorità?
    1. Se si tratta di un mammifero di grossa o media taglia, provvedete a ricoprirlo con un telo; in particolare, deve esserne ricoperta la testa, in modo che l’animale possa tranquilizzarsi senza stimoli visivi ed uditivi.
    2. Se si tratta di un piccolo mammifero, potete avvolgerlo in un panno, riporlo in un contenitore e consegnarlo al Centro.
    3. Per quanto possibile, evitate comunque di manipolare l’animale, in quanto potrebbe causare, involontariamente, lesioni anche gravi.

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