Indice di Ricerca: Savona


In data Lunedì 18/01/2o16 sono stati liberati:

  • un esemplare femmina adulta di astore (Accipiter gentilis), pervenuta in seguito ad un impatto contro un ostacolo nel centro del comune di Boves, che presentava una lesione all’ala sinistra, e dopo circa un mese di degenza si dimostrava completamente ristabilita;
  • un esemplare di sparviere maschio (Accipiter nisus) proveniente dal CRAS E.N.P.A. di Savona con una brutta lacerazione al gozzo causata probabilmente da uno scontro con un suo simile; in seguito a sutura e cure ha potuto nuovamente ritrovare la libertà.

La liberazione è avvenuta all’interno del parco fluviale Gesso e Stura, su autorizzazione del Servizio Vigilanza Faunistico Venatorio della Provincia di Cuneo.

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Liberati Gufo Reale & Lodolaio

gufo reale beiguaDue femmine di gufo reale (Bubo bubo) e lodolaio (Falco subbuteo) sono state liberate in una zona idonea del Parco naturale regionale del Beigua, dopo un periodo di ricovero passato al Centro.
Il giovane gufo reale venne ritrovato su di un molo del porto di Genova in seguito ad un trauma da urto, probabilmente derivato dall’impatto contro un autoveicolo mentre si stava spostando alla ricerca di territorio. Soccorso  dai volontari della Sezione E.N.P.A. di Savona, pervenne successivamente al Centro per la riabilitazione, a seguito della quale, una volta assicuratisi della sua abilità nella caccia, ne veniva decisa la liberazione.Il lodolaio giunse al C.R.A.S. come pullo imprintato; è stato liberato al suo secondo anno di vita, dopo un adeguato rinselvatichimento, protrattosi per oltre un anno in modo da permetterle di raggiungere le ottimali condizioni fisiche necessarie per affrontare la migrazione verso l’Africa.
Prima del rilascio in natura, entrambi i rapaci sono stati inanellati coi codici E2634 per il gufo reale e T41298 per il lodolaio.

Consegnata Aquila Minore per Riabilitazione

Gli amici e colleghi della Sezione ENPA che gestisce il Centro di Recupero Fauna Selvatica della Provincia di Savona hanno consegnato al Centro un esemplare di aquila minore (Aquila pennata).
La brava Antonella De Paola aveva prestato i primi soccorsi all’animale, che presentava una frattura al metacarpo provocata da ferita di arma da fuoco: dalla radiografia si evidenziano ben nove pallini da caccia. Il veterinario, visto che la frattura presentava già un callo osseo, ha pensato di procedere con prove di riabilitazione: per questo motivo il rapace è stato portato al Centro, ove si trovano le strutture adatte.
Battezzata Big, l’aquila minore, che, come tutte gli altri rapaci diurni è una specie particolarmente protetta dalla caccia e da qualsiasi altra attività di prelievo o cattura non autorizzata, ai sensi l’articolo 2, lettera b) della Legge 157/1992, è stata la protagonista, insieme ad altri ospiti del Centro, del seguente filmato realizzato dall’ENPA di Savona.

Unione Nazionale dei Centri di Recupero Animali

L’idea di costituire un’Associazione a livello nazionale nasce dalle sempre maggiori difficoltà incontrate dai centri di recupero a livello amministrativo, burocratico, economico e legislativo, che frenano in modo decisamente negativo il buon funzionamento dei medesimi.
Il Centro di Bernezzo, di concerto con il Centro di Accoglienza Fauna Selvatica ed Esotica di Calimera (Lecce), ritiene che allestendo un polo centrale, che si faccia portavoce presso le istituzioni, a tutti i livelli, dei vari problemi riscontrati di volta in volta durante la conduzione dei centri stessi, agevolerebbe il loro percorso di crescita, a tutto beneficio degli animali ospiti e di tutti coloro impegnati in questa missione.
In particolare, sono emerse le seguenti priorità e proposte:

  • formazione professionale degli addetti ai centri di recupero attraverso corsi qualificati con rilascio di diploma valido sull’intero territorio nazionale
  • Scambio di personale tra i centri per brevi periodi, al fine di implementare le conoscenze e il curriculum degli addetti e dei volontari
  • Gestione degli esemplari irrecuperabili, da utilizzarsi per scopi didattici e di riproduzione
  • Scambio tra i centri aderenti di soggetti irrecuperabili alla vita naturale, per scopi didattici e scientifici
  • Formazione di gruppi di studio tra gli aderenti, che elaborino progetti di ricerca comuni
  • Scambio di pareri, informazioni, esperienze e tecniche, sia attraverso canali telematici che attraverso giornate di formazione, da tenersi di volta in volta nelle varie strutture
  • Collaborazione nel mantenimento e potenziamento della Rubrica Notizie dai CRAS della rivista Naturalia, che potrebbe divenire l’organo ufficiale della costituenda associazione
  • Valorizzazione delle specificità operative
  • Gestione della fauna esotica rinvenuta in ambiente naturale, attraverso una rete di centri allo scopo istituiti e da tutti usufruibili

Oltre ai summenzionati centri promotori, all’iniziativa hanno finora aderito:

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