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Il settimanale cuneese ‘La Guida’ ha dedicato un articolo al grifone (Gyps fulvusliberato ad Argentera, che potete leggere cliccando sul link impresso a fondo dell’articolo.
Come riportato dalla mappa sottostante, il grande rapace continua a spostarsi lungo il versante francese; dopo una trasvolata al limitare delle valli torinesi, è ritornato a sud, soffermandosi verosimilmente in uno dei dormitori presenti sul territorio.
Potete seguire gli spostamenti del grifone anche direttamente a quest’indirizzo sul sito del Gruppo Piemontesi Studi Ornitologici ‘Franco Andrea Bonelli’, che si ringrazia non solo per l’attiva collaborazione, ma anche per aver economicamente contribuito al progetto, invitando le numerose associazioni interessate alla conservazione dei grifoni a partecipare in modo altrettanto efficace per la buona riuscita dell’operazione.
Itinerario_09_09_2013

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Liberazione del Grifone ad Argentera

Dal quotidiano online della Provincia di Cuneo:

Sarà liberato venerdì 9 agosto ad Argentera il grifone salvato dal Cras di Bernezzo

Il presidente Gancia e l’assessore Isaia: “Grazie al Cras ed a Remigio Luciano la nostra provincia avrà la possibilità di offrire un contributo nello studio scientifico di una specie rara”

L'esemplare di Gyps fulvus

L’esemplare di Gyps fulvus assistito dall’operatore Matteo Parola

Tornerà in libertà venerdì 9 agosto, in Valle Stura, ad Argentera, il grifone (Gyps fulvus) ospite da alcuni mesi del Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo. La presenza dell’esemplare era stata segnalata ad inizio aprile da un istruttore di vigilanza faunistico ambientale della Provincia nei pressi di Sambuco, dove si aggirava in evidente stato di debilitazione.

Recuperato con un intervento in tarda serata dal personale del Cras, coordinato da Remigio Luciano, era stato trovato in condizioni di ipotermia e malnutrizione, possibili conseguenze dalla forte escursione termica registrata nell’area del ritrovamento nei mesi primaverili: le temperature elevate di febbraio e le successive nevicate hanno probabilmente bloccato in quota l’animale già indebolito dall’impossibilità di procurarsi cibo.

Sottoposto a visita accurata, grazie ad una terapia di riabilitazione mirata in soli 15 giorni di permanenza al Centro recuperava peso, passando dai 7 chilogrammi registrati all’arrivo ai 10 kg. Esami e misurazioni effettuati dal personale veterinario hanno rivelato l’età dell’animale che si aggira intorno ai 6 anni e l’apertura alare di 2 metri e 60 centimetri. Considerata la rarità del ritrovamento e la possibilità di accesso a informazioni dettagliate sul comportamento della specie, il grifone è stato dotato di un trasmettitore satellitare GPS che permetterà di accompagnarlo nel suo viaggio di ritorno alla normalità e conoscerne al contempo spostamenti ed abitudini. Grazie all’interessamento del Gruppo di Studio ornitologico del Piemonte e del Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola, il Gyps fulvus sarà, inoltre, protagonista di tesi di laurea che registreranno i risultati delle attività di ricerca sul campo e delle analisi dei dati ricevuti.

La scelta della Valle Stura come luogo di liberazione è dettata dall’avvistamento in zona di gruppi della stessa specie. Il servizio di Vigilanza delal Provincia si occuperà del coordinamento delle operazioni sul posto.

“La vicenda che si è conclusa positivamente – spiegano la presidente della Provincia Gianna Gancia e l’assessore con delega alla Tutela faunistica Stefano Isaia – rappresenta un’ulteriore prova dell’ottimo lavoro svolto dal Cras di Bernezzo. Per l’impegno e la dedizione dimostrata nei confronti della salvaguardia del territorio e della fauna locale è, quindi, doveroso un ringraziamento a tutto il personale e al direttore Remigio Luciano. Grazie a loro la nostra provincia avrà la possibilità di offrire un contributo nello studio scientifico di una specie rara e di indiscusso fascino”.

La cittadinanza tutta è quindi invitata ad assistere alla liberazione del magnifico rapace.
Il ritrovo è previsto alle ore 10:00 presso la piazza centrale di Argentera; seguirà una breve passeggiata di circa 15 minuti al sito individuato per il rilascio.

Recuperato Grifone a Sambuco

Grifone

Grazie alla segnalazione del Sig. Degiovanni Marco, istruttore di vigilanza faunistico ambientale della Provincia di Cuneo, gli operatori del Centro hanno provveduto durante la serata di ieri a recuperare un esemplare di grifone (Gyps fulvus) avvistato nel Comune di Sambuco in precarie condizioni di salute, tanto da lasciarsi avvicinare, mostrando un atteggiamento aggressivo senza però riuscire a spostarsi. Giunti sul luogo dell’ultimo avvistamento dell’animale con l’ attrezzatura per effettuare il recupero e il primo soccorso, il manipolo di volontari del Centro ha incontrato due appassionati escursionisti, che li hanno accompagnati lungo un percorso innevato ed insidioso fino ad una vecchia caserma dismessa, ove, rincantucciata in un angolo, giaceva la povera bestiola. Appena preso tra le braccia, si è subito constatato come l’uccello fosse magrissimo e già in ipotermia. Appena ritornati in sede, si è cercato d’idratare l’animale con soluzioni zuccherine, mantenendolo in ambiente caldo. Il maestoso rapace pareva in fin di vita, dopo avergli somministrato alcuni pezzetti di carne, con gioiosa sorpresa ha mostrato di gradirli, inghiottendoli velocemente. Il mattino seguente il grifone sembrava già leggermente più vigile, e gli è stato somministrato altro cibo. In seguito alla visita veterinaria, l’esame fecale ha rivelato che in effetti l’animale era affetto da una grave forma di coccidiosi. Si è quindi provveduto subito a somministrare i farmaci del caso ed il grifone rimane tutt’ora sotto terapia, peraltro in deciso, netto miglioramento.

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