Archivio per: Giugno, 2016


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servizio civile 2016

Si comunica che in data 30.05.2016 è stato pubblicato il Bando per la selezione di 824 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale nella Regione Piemonte, con scadenza per la presentazione delle domande fissata alle ore 14:00 di  venerdì 8 luglio 2016.
Dal sito della Provincia è possibile scaricare tutti i materiali necessari per accedere al bando.
Il Centro aderisce al Servizio Civile Nazionale con il progetto Vicini di Tana – Peli, Piume, Squame & Aculei, dedicato alla tematica della fauna selvatica urbana e del suo rapporto con le comunità antropiche, destinando 4 volontari alla sede centrale di Bernezzo ed 1 presso la sede distaccata di Novello, dedicata al recupero dei ricci.
S’invitano pertanto i giovani interessati alla candidatura a prendere visione delle sottostanti schede del progetto ed a presentare la domanda presso la sede del Centro Recupero Animali Selvatici in Bernezzo alla Via Alpi n. 25 entro la suindicata scadenza, seguendo con la massima attenzione le istruzioni contenute nel bando.

Si segnala inoltre che sono disponibili altri due posti nell’ambito del progetto di educazione e promozione culturale ed animazione culturale verso i minori Mano nella Mano, promosso dal Comune di Bernezzo.

Infine, per avere un assaggio di cosa significhi svolgere il Servizio Civile al CRAS di Bernezzo, ecco un video che riassume le esperienze dei tre volontari che hanno svolto volontariato nell’annata 2014/2015.

delegazione-lidaDal sito nazionale della Lega Italiana dei Diritti dell’Animale – L.I.D.A. di mercoledì 22 giugno 2016:

Il 18/06/2016 Francesca Lo Manto Vicepresidente della L.I.D.A. unitamente ad alcuni membri del Direttivo Nazionale quali: Giacomo Di Giorgi (collegio dei probiviri), Antonio D’Errico e Barbara Serra (revisori dei conti) fanno visita al Cras (Centro Recuperi Animali Selvatici) di Bernezzo.

Il Centro Recupero Animali Selvatici nasce nel 2001 con l’autorizzazione della Provincia di Cuneo per volere del suo fondatore Remigio Luciano. I primi anni di vita per la gestione del Centro ci si appoggia alla LIDA (Lega Italiana dei Diritti dell’Animale), nel 2004 avviene la costituzione dell’Associazione ONLUS Centro Recupero Animali Selvatici che tutt’ora lavora per il Centro che, ad oggi, è uno dei pochi in Italia che si occupa indiscriminatamente di qualsiasi tipo di fauna autoctona in difficoltà. Lo scopo dell’Associazione è quello di curare, guarire e reintrodurre nel loro ambiente quegli animali che hanno subito dei traumi, soprattutto in seguito all’impatto con le attività umane.

Il Centro è un punto di riferimento per il settore competente della Provincia di Cuneo, il Corpo Forestale dello Stato e i servizi Veterinari dell’ASL che possono contare su una struttura in grado di ricoverare immediatamente gli animali feriti o sequestrati.

L’Associazione mira a sensibilizzare al rispetto della natura e delle specie che vivono nell’ambiente che ci circonda, per questo si organizzano attività didattiche per le scuole materne, primarie e secondarie.

Le cure veterinarie, le lunghe terapie di rieducazione, le estenuanti fasi di riadattamento alla vita selvatica, l’impegno dedicato alla loro cura e studio, oltre alla passione ed attenzione per tutto l’ambiente che lo circonda, fa del centro un punto di riferimento per istituzioni e privati.

“…già, perché la nostra più grande soddisfazione è vedere quell’animale ripartire con i suoi simili, nel suo ambiente naturale…”

Ringraziamo Luciano Remigio- Direttore della struttura, per le preziose nozioni di pronto intervento sulla fauna selvatica e per la passione che mette in quello che fa’, passione che trasmette a chi lo ascolta parlare, a Matias Conoscente- Vicepresidente dell’ Associazione, per il tempo dedicatoci alla visita del centro, e a tutto lo staff di volontari e ai veterinari che quotidianamente accudiscono gli animali.

Dal quotidiano La Stampa di martedì 21 giugno 2016:

Rapaci e selvatici rimessi in libertà nel Cuneese

Stasera la festa al Parco Fluviale di Cuneo Il Centro recupero animali di Bernezzo (CN) è nato nel 1985. Stasera Remigio libererà tre rapaci

21/06/2016
PAOLA SCOLA
BERNEZZO (CUNEO)

Si occupa delle regine dei cieli, le aquile. Dei signori dell’aria, come falchi, poiane, sparvieri. Di gufi e civette. «Qui è l’unico centro dove si ospitano animali selvatici di ogni taglia e specie, che richiedano cure», sottolinea Remigio Luciano, condottiero di una sorta di «arca di Noè», dove ogni anno vengono curati circa 1200 esemplari. Il Centro recupero animali di Bernezzo, tra Cuneo e le montagne, è nato nel 1985. Remigio, allora gestore del piccolo Zoo di Cuneo, fu costretto a smantellare il «giardino pubblico», perché il Comune non rinnovò più la convenzione. Il rischio era che gli animali venissero venduti o, peggio, abbattuti. Ma la famiglia di Luciano ha una casa a Bernezzo ed è lì che gli esemplari hanno trovato nuovo riparo. All’inizio i compaesani guardarono con un po’ di apprensione quell’esperimento, ma presto la diffidenza è stata vinta. E nel 2001, la Provincia di Cuneo ha autorizzato il Cras a operare per il salvataggio e la custodia dei selvatici.

Remigio ha una straordinaria sensibilità per gli animali. Lo affiancano due dipendenti part time, 4 ragazzi in servizio civile e volontari. Ci saranno anche loro, stasera, alla festa del Parco Fluviale di Cuneo a rilasciare alcuni rapaci notturni rimessi in forze: un gufo e tre civette. «Sono molti i pericoli per i selvatici – dice Luciano -: dall’inquinamento ai pesticidi, dalla caccia ai fili dell’alta tensione, dalle auto a tagliole e veleni». Sono stati bocconi nocivi, «lasciati forse per i lupi», ad avvelenare alcune aquile, che il Cras ha soccorso. «Esemplari di aquile reali, con gravi problemi. La prima è stata recuperata in val Maira. L’altra, salvata in valle Stura da un privato, nel marzo 2015, sembrava anemica e denutrita. Le abbiamo tenute ricoverate per qualche giorno, invano». È andata meglio a un biancone, l’«aquila dei serpenti», trovato ferito in val Tanaro: dall’anello di riconoscimento si è scoperto che 4 anni fa era stato soccorso ad Albisola (Savona), medicato a Bernezzo e liberato. Aveva spiegato il responsabile: «È lo stesso animale trovato nel 2012, debilitato e con un problema alla pupilla destra. Ristabilito, lo avevamo liberato a Castelmagno nel 2013». Dopo tre anni e le migrazioni, il rapace è tornato a pochi km di distanza, si è di nuovo ferito ed è stato riconsegnato al Cras.

Ma l’«arca di Remigio» è tanto altro. Nel 2013, per esempio, sono stati ricoverati 94 caprioli, camosci, cinghiali, ghiri, lepri, martore, procioni, tassi, volpi. Fra gli uccelli aironi, capinere, cuculi, ghiandaie, rondini, upupe, scriccioli. Poi rospi, biacchi, tartarughe. Per Remigio ogni animale ha una storia. Ce l’hanno gli ultimi «ospiti»: un picchio nero, una martora, una faina e un’averla capirossa. Ce l’aveva la scimmia Citina, legata a un’antenna di un palazzo a Cuneo, compromessa dall’imprinting umano. «Salviamo gli animali, organizziamo iniziative didattiche – conclude – e siamo un buon punto di monitoraggio della fauna. Come quando abbiamo seguito un grifone, con il Gps, fino in Spagna. La nostra realtà non ha scopo di lucro e le risorse sono scarse. I Comuni ci aiutano, Regione e Provincia faticano. Il sostegno con il 5×1000 sarebbe un’enorme boccata di ossigeno»

XII Festa del Parco Fluviale Gesso & Stura

Come nelle passate edizioni, anche quest’anno il Centro parteciperà martedì 21 giugno alla Festa del Parco Fluviale Gesso & Stura, liberando alcuni rapaci notturni, curati e riabilitati, presso l’area relax sottostante il Santuario della Madonna degli Angeli, nel comune di Cuneo, secondo il seguente programma di massima: in particolare, ritroveranno la via verso la libertà un gufo comune (Asio otus) maschio, e tre civette (Athene noctua), di cui due femmine ed un maschio.

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